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Accesso anteriore inguinale mini-invasivo (Hueter-Leunig): note di tecnica

E’  una variante dell’ accesso chirurgico anteriore mini-invasivo con incisione longitudinale. E’ anche definita “Bikini”  perchè l’ incisione viene praticata lungo la plica inguinale facilmente identificabile flettendo l’ anca.  Differisce dalla tradizionale soltanto nell’ incisione che è obliqua mentre nei piani sottostanti la cute la procedura è identica. E’ esteticamente più gradevole  ma anche vantaggiosa dal punto di vista pratico  perchè cade esattamente a metà del campo operatorio. Può essere  adottata indifferentemente nei due sessi. In mani esperte è altrettanto affidabile della longitudinale coniugando in più estetica e praticità. Nella nostra esperienza ha dato ottimi risultati e dal 2011 è diventata una tecnica standard che utilizziamo anche in persone obese.
It is a  of the minimally invasive anterior surgical access with longitudinal incision. It is also called “Bikini” because the incision is made along the easily identifiable inguinal fold by flexing the hip. It differs from the traditional one only in the incision which is oblique while in the planes below the skin the procedure is identical. It is aesthetically more pleasant but also advantageous from a practical point of view because it falls exactly in the middle of the operating field. It can be adopted indifferently in both sexes. In expert hands it is just as reliable as the longitudinal, combining aesthetics and practicality. In our experience it has given excellent results and since 2011 it has become a standard technique that we also use in obese people.

Anca destra, repere cutaneo lungo la plica inguinale: con matita dermografica si traccia una linea obliqua lungo la plica inguinale facilmente identificabile flettendo l’anca. Evitare di prendere come riferimento le pliche inguinali più distali, se presenti.
Right hip, skin landmark along the inguinal fold: with a dermographic pencil, an oblique line is drawn along the inguinal fold, easily identifiable by flexing the hip. Avoid referencing the more distal inguinal folds, if any.
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Incisione cute e sottocute: la lunghezza varia in rapporto al BMI ed è in genere tra i 5 e 8 cm. Spesso si è portati a stare più caudali ma il punto esatto è più prossimale e cade a non più di 2 dita traverse dalla SIAS.  Per evitare lacerazioni della ferita durante la divaricazione è consigliabile dare un punto di sutura di arresto sulla cute nel tratto mediale. E’  l’ ultimo passaggio che avviene su un piano obliquo.  Tutte gli step successivi avvengono in senso longitudinale.
Skin and subcutaneous incision: the length varies in relation to the BMI and is generally between 5 and 8 cm. Often it is brought to stay more caudal but the exact point is more proximal and falls no more than 2 fingers traverse from the ASIS. To avoid lacerations of the wound during retraction it is advisable to give a stop suture on the skin in the medial tract. It is the last step that takes place on an oblique plane.  All subsequent phases take place in a longitudinal direction.
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Esposizione aponeurosi tensore fascia lata (TFL): per via smussa si scolla il tessuto adiposo dalla fascia del TFL al di sotto della quale traspaiono le fibre del muscolo orientate lungo l’ asse longitudinale della coscia. Se sono oblique lateralmente sono quelle del muscolo medio gluteo (Accesso di Rottinger) se medialmente sono quelle del sartorio (Accesso di Smith Petersen).
Exposure of aponeurosis tensor fascia lata (TFL): the adipose tissue is blunted from the fascia of the TFL under which the muscle fibers oriented along the longitudinal axis of the thigh transpire. they are oblique laterally they are those of the gluteus medius muscle (Rottinger’s approach) if medially they are those of the sartorius (Smith Petersen’s approach).
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Divaricazione cranio-caudale della ferita e ricerca repere anatomico del TFL: Mediante l’ utilizzo di 2 Farabeuf e due divaricatori ad  orecchio si completa la esposizione del campo. E’ ben visibile la direzione longitudinale delle fibre muscolari del TFL. Una piccola arteria , costantemente presente, perfora il TFL e si dirige nel sottocute. Origina dalla branca ascendente dell’ arteria circonflessa anteriore e si rinviene  nel tratto dorsale  del campo operatorio. Identifica con certezza il muscolo TFL.
Cranio-caudal retraction of the wound and anatomical reference search of the TFL: The exposure of the field is completed by using 2 Farabeufs and two ear retractors. The longitudinal direction of the TFL muscle fibers is clearly visible. A small, constantly present artery pierces the TFL and goes into the subcutis. It originates from the ascending branch of the anterior circumflex artery and is found in the dorsal tract of the operative field. Identify with certainty the TFL muscle.

Incisione del perimisio del TFL: Con il bisturi si incide delicatamente il perimisio del TFL prolungando l’ incisione, se necessario, in direzione prossimale e distale con forbici.
Incision of the perimysium of the TFL:
With the scalpel, the perimysium of the TFL is gently incised, extending the incision, if necessary, proximally and distally with scissors.via_anteriore_inguinale_05

Scollamento del TFL dal perimisio ed esposizione interspazio TFL-Retto Ant: Per via smussa si scolla il TFL dal permisio , sollevato con pinza e dislocato lateralmente.
Detachment of the TFL from the perimysium and exposure of the TFL-Rectus Ant: By blunt way, the TFL is detached from the permisium, lifted with pliers, and displaced laterally.
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Le tre zone Rosso-Giallo-Rosso: Lateralizzato il muscolo TFL si espone l’ interstizio con il Retto Anteriore. E’ evidente la banda tricolore costituita dal TFL lateralmente, il tessuto adiposo dell’ interstizio ed il Retto Anteriore. Una piccola arteria perforante che penetra nel Retto Anteriore è indicata da una pinza chirurgica.
The three zones Red-Yellow-Red: Lateralized the TFL muscle exposes the interstitium with the Anterior Rectum. The tricolor band constituted by the TFL laterally, the adipose tissue of the interstitium and the Anterior Rectum are evident. A small perforating artery that penetrates the Anterior Rectum is indicated by the surgical forceps.
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Dettaglio della figura precedente: la pinza indica l’ arteriola che verrà coagulata.
Detail of the previous figure: the surgical forceps indicate the arteriole that will be coagulated. via_anteriore_inguinale_08

Sezione del perimisio del Retto Anteriore: con il bisturi si seziona delicatamente il perimisio del Retto Anteriore.
Section of the perimysium of the anterior rectum: with the scalpel, the perimysium of the anterior rectum is gently sectioned.via_anteriore_inguinale_09

Esposizione della aponeurosi innominata: Il Retto anteriore è caricato mediamente su un Farabeuf . Si espone  la sottile aponeurosi innominata.  Sotto di essa traspare nel tratto distale del campo operatorio l’ arteria circonflessa anteriore. Decorre obliqua in senso latero-mediale e parallela alle fibre del muscolo vasto laterale.
Exposure of the innominate aponeurosis: the anterior rectum is medially loaded on a Farabeuf. The subtle innominate aponeurosis is exposed. Under it, in the distal section of the operative field, anterior circumflex artery transpires. Runs oblique in a latero-medial direction and parallel to the fibers of the vastus lateral muscle.via_anteriore_inguinale_10

Sezione dell’ aponeurosi e legatura della arteria circonflessa: Si seziona con delicatezza l’ aponeurosi per non ledere la sottostante arteria  che viene isolata e sezionata tra due lacci. E’ consigliabile legare il vaso perchè se coagulato potrebbe sanguinare a caduta del coagulo. I lacci vengono lasciati un po’ lunghi per essere identificabili a fine intervento e poter verificare che non ci siano perdite dall’ arteria. E’ visibile al di sotto dell’ arteria il tessuto adiposo precaspulare.
Section of the aponeurosis and ligation of the circumflex artery: The aponeurosis is delicately dissected in order not to damage the underlying artery which is isolated and sectioned between two laces. It is advisable to tie the vessel because if it coagulates it could bleed when the clot falls. The laces are left a little long to be identifiable at the end of the surgery and to be able to check that there are no leaks from the artery.via_anteriore_inguinale_11

Esposizione del piano precapsulare: Legata l’ arteria si espone il grasso precapsulare e l’ inserzione prossimale del muscolo vasto laterale.
Exposure of the precapsular plane: When the artery is tied, the precapsular fat and the proximal insertion of the vastus lateral muscle are exposed.via_anteriore_inguinale_12

Esposizione della capsula: Con scalpello o scollatore si elimina il grasso precapsulare e si espone la capsula.

Exposure of the capsule: With a chisel or peeler, the precapsular fat is removed and the capsule is exposed.

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Tempo accessorio: la buona visuale che l’ accesso consente, una volta rimossa la testa femorale, permette anche l’ asportazione  dell’ osteofita anteriore.
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Esposizione acetabolo: Strumenti utilizzati: 2 Farabeuf, 1 Hohmann. Notare il campo pressoché  esanguevia_anteriore_inguinale_15

Esposizione femore: Nonostante l’ esiguità dell’ accesso il femore può essere esposto quanto basta per poter inserire lo stelo.
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Tempo finale: notare in basso nella ferita chirurgica il TFL continuo e appena al disopra la loggia del M. Sartorio (dove decorre il N. Femoro Cutaneo) perfettamente intatta.
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Sutura della cute: Chiusura della ferita con punti intradermici.
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Aspetto finale: Appena visibile la cicatrice chirurgica di appena 7-8 cm. Guarisce perfettamente perchè la cute  è poco traumatizzata e perchè  l’ accesso chirurgico non attraversa  le linee di Langer. E’ agevolmente nascondibile sotto gli slip.   P1040340Bis

Quadro radiografico preoperatorio: Coxartrosi dx postraumatica in giovane donna
CouNucPre

Controllo radiografico postopertorio: Buon posizionamento della protesi d’ anca.
CouNucPostBac

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Protesi d’ anca in lussazione iliaca alta dolorosa bilaterale

Donna di  59 anni nata con lussazione congenita delle anche e mai trattata. La deambulazione è seriamente compromessa e avviene con la classica andatura anserina (segno di Trendelenburg). Negli ultimi anni al danno funzionale si è sovrapposto il dolore costante sia a riposo che al carico. Non esiste alternativa alla protesizzazione bilaterale delle anche. Tecnicamente il caso si presenta complesso perchè per assicurare un risultato funzionale si deve ricostruire la geometria articolare di un’ anca normale. Per fare ciò bisogna riportare il centro di rotazione dell’ anca (CDR) dalla posizione patologica (neocotile) in alto a quella fisiologica (paleocotile) in basso . In questo modo si ripristinano le giuste leve muscolari e si diminuiscono le sollecitazioni sull’ impianto protesico. L’ abbassamento del centro di rotazione comporta un allungamento notevole dell’ arto (circa 6 cm) incompatibile con l’ integrità delle  formazioni vasculo-nervose dell’ arto. E’ dunque necessario resecare un cilindro osseo femorale di corrispondente lunghezza e impiantare uno stelo che assicuri anche la stabilità della giunzione osteotomica. E’ impensabile eseguire l’ intervento chirurgico senza una accurata pianificazione preoperatoria. Per poter realizzare tutto ciò bisogna costruire un progetto che si articola su 3 fasi:

  • Classificazione della patologia (TAC non sempre necessaria)
  • Pianificazione preoperatoria con definizione della sede esatta del CDR
  • Pianificazione preoperatoria dell’ entità dell’ abbassamento e della resezione

Classificazione

Esistono varie classificazioni ma la più utile ai fini chirurgici è quella di Hartofilakidis  che descrive le alterazioni anatomiche  basandosi su studi TAC. Il caso in esame è il tipo C.
classificazione

Tipo A: semplice displasia
Tipo B: sublussazione
Tipo C: lussazione completa con risalita della testa

Pianificazione: metodo ricerca del CDR

Nel caso di patologia unilaterale il CDR  è facilmente identificabile per cui è sufficiente creare il progetto sull’ anca sana e poi realizzarlo dal lato opposto. Nella  patologia bilaterale è invece necessario ricorrere ad altri criteri.  Il metodo di Pierchon. permette di individuare il CDR dell’ anca utilizzando reperi anatomici affidabili  come la sacroiliaca e la U radiologica. Si misurano sul piano verticale la distanza A che decorre dal centro della testa femorale alla U radiologica e la distanza E dalla tangente al piede della sacroiliaca alla U radiologica.  L’ indice risultante di A/E nel normale è 0,20. In modo analogo  il rapporto tra la distanza C tra centro della testa femorale e U radiologica e la distanza D tra le U definisce un indice che nel normale è 0,30.
Pierchon

Pianificazione: identificazione del CDR

Moltiplicando il valore  della distanza E per l’ indice 0,20 si ottiene l’ altezza A del CDR in senso verticale e moltiplicando il valore della distanza D per l’ indice 0,30 si ottiene il valore C in senso orizzontale (Offset acetabolare).

Planning

Pianificazione: calcolo abbassamento e resezione secondo Kerboull

Per il calcolo dei valori di abbassamento, una volta identificato con in metodo di Pierchon il centro di rotazione del paleocotile CP, si misura la distanza H di esso dal centro di rotazione del neocotile CN.

Per il calcolo della resezione si calcola la distanza h tra il piccolo trocantere del femore nel neocotile e il piccolo trocantere del femore posizionato nel paleocotile.

planning-preoperatorioCalcolo dell’ abbassamento

CN = Centro testa teorico neocotile
CP = Centro testa paleocotile
H = Distanza in cm x fattore ingrand.

Calcolo della resezione

h = Distanza in cm x fattore ingrand. tra base piccolo trocantere in alto e piccolo trocantere dopo abbassamento

(Rif: Kerboull M. Arthroplasty totale de hanche sur luxation congenitale. Encycl Med. Chir Techniques chirugicales – Ortopedie, 44-665-B , 1996)

Planning abbassamento-resezione

La pianificazione prevede una  abbassamento di 6 cm e un’ osteotomia sottotrocanterica di sottrazione di 6 per non allungare l’ arto.

Planing abbassamento

Controllo postoperatorio

Controllo a 6 mesi dal secondo intervento. Visibile a livello sottotrocanterico l’ osteotomia ormai consolidata. Ottimo il risultato clinico e funzionale. La paziente deambula senza Trendelenburg e senza dolore.

Postop

Verifica del rispetto degli indici di Pierchon

Elaborazione grafica di sovrapposizione della radiografia postoperatoria e della preoperatoria. Le protesi sono correttamente posizionate nel paleocotile. Gli indici di Pierchon sono corretti. Postop2

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